Le differenze tra Chianti Classico e Chianti
Lamole di Lamole, situata nel cuore del Chianti Classico, offre un’occasione unica per scoprire le sfumature del Chianti attraverso i suoi pregiati vini: Chianti Classico Annata, Chianti Classico Riserva e Chianti Classico Grand Selezione. Quando si esplora il mondo dei vini toscani, la zona del Chianti emerge come una delle denominazioni più riconoscibili e amate. Tuttavia, le differenze tra le diverse tipologie di Chianti possono risultare poco chiare. In questo articolo, approfondiremo la differenza tra Chianti Classico e Chianti, esplorando le loro caratteristiche uniche e il significato di questi nomi enologici.
Chianti: caratteristiche e denominazione
Il Chianti nasce tra le pittoresche colline e i vigneti mozzafiato della Toscana. Questo vino è realizzato con uve Sangiovese, in una percentuale che varia dal 70% al 100%, accompagnate da altre varietà locali come Canaiolo, Colorino, Malvasia Nera e da altre varietà internazionali come Cabernet Sauvignon e Merlot. Una piccola percentuale di vitigni a bacca bianca può concorrere singolarmente o congiuntamente, senza oltrepassare il limite massimo del 10%.
Ma perché si chiama “Chianti”? Il nome “Chianti” ha origini antiche e potrebbe derivare da vari riferimenti storici. Alcuni credono che derivi dalla parola etrusca “Clante”, riferendosi a un antico popolo che abitava la regione; altri associano il nome al termine “Clangor”, il suono prodotto dai vetri delle bottiglie di vino quando venivano colpite, oppure al richiamo dei cinghiali presenti nelle foreste, animali simbolici del territorio. Indipendentemente dall’origine esatta, il nome “Chianti” viene associato all’antica tradizione.
Chianti Classico: caratteristiche
Per comprendere la differenza tra Chianti e Chianti Classico, è necessario chiarire anche che cosa si intenda per Chianti Classico. Entrambi i vini provengono dalla regione del Chianti ma il Chianti Classico, come ad esempio il Chianti Classico DUELAME o il Chianti Classico MAGGIOLO di Lamole di Lamole, è prodotto in una zona geograficamente più definita e storica, situata tra le province di Firenze e Siena. Quest’area eccelle per il suo terroir unico e per le sue tradizioni secolari nell’ambito della produzione vinicola. Il Chianti Classico si distingue inoltre per la sua complessità aromatica, la struttura più complessa e migliori capacità di invecchiamento.
Il disciplinare del Chianti Classico del 1996 ha inoltre introdotto importanti modifiche per migliorare la qualità del vino: la riduzione delle rese per ettaro, l’esclusione delle uve bianche dall’uvaggio e l’obbligo di usare almeno l’80% di Sangiovese. Queste regole hanno rafforzato il carattere e l’identità del Chianti Classico.
Il disciplinare permette anche l’uso di altre uve rosse, sia autoctone che internazionali, fino al 20%. Di conseguenza, sono emersi tre stili distinti di Chianti Classico:
- i tradizionalisti che usano vitigni autoctoni e botti grandi;
- gli innovatori che preferiscono le botti piccole;
- gli internazionalisti che integrano vitigni internazionali e usano barrique.
Questa diversificazione ha permesso ai produttori di esplorare varie espressioni del territorio, aumentando il prestigio e la versatilità del vino.
Sempre in relazione al Chianti Classico, vi è anche un aneddoto singolare, quello del “Gallo Nero”. Il Gallo Nero, simbolo del Chianti Classico, vanta una storia che affonda le sue radici nel Medioevo. La leggenda narra che nel 1384, le Repubbliche di Firenze e Siena si contesero il controllo del Chianti. Per risolvere la disputa, decisero di indire una gara: al canto del gallo, due cavalieri sarebbero partiti da città opposte e il confine sarebbe stato fissato nel punto d’incontro.
I Senesi, sicuri di vincere, scelsero un gallo bianco ben nutrito e riposato. I Fiorentini, invece, optarono per un gallo nero, tenuto in gabbia e a digiuno. Al canto del gallo nero, il cavaliere fiorentino partì immediatamente, mentre quello senese, ancora assonnato dal gallo bianco, si attardò. Il cavaliere fiorentino arrivò per primo, segnando il confine ben oltre le aspettative dei Senesi. Da quel giorno, il Gallo Nero divenne il simbolo del Chianti Classico, rappresentando la vittoria fiorentina e l’orgoglio per questo territorio.
Differenza tra Chianti Classico e Chianti Classico Annata
La differenza principale tra Chianti Classico e Chianti Classico Annata sta nel rigore delle regole produttive e nell’invecchiamento minimo a cui il vino è sottoposto. Il Chianti Classico Annata è prodotto con almeno l’80% di Sangiovese, mentre il restante 20% può essere composto da altri vitigni a bacca rossa autorizzati.
Invecchiato per almeno 12 mesi, di cui almeno 4 in rovere o botti di castagno, può essere messo in commercio non prima del 1° ottobre successivo alla vendemmia. Oltre a queste differenze fondamentali, il Chianti Classico Annata tende a essere un vino più giovane, fresco e beverino rispetto al Chianti Classico.
Differenza tra Chianti Classico e Chianti Classico Riserva
La distinzione tra Chianti Classico e Chianti Classico Riserva riguarda invece il periodo di invecchiamento. Mentre il Chianti Classico deve affinare per almeno un anno prima della commercializzazione, il Chianti Classico Riserva, come ad esempio il Chianti Classico Riserva LAREALE, richiede un periodo di invecchiamento più lungo, di almeno due anni. Questo processo conferisce alla Riserva una maggiore complessità, struttura e profondità, rendendolo adatto a essere conservato per periodi più lunghi e offrendo esperienze sensoriali più sofisticate.
Differenza tra Chianti Superiore e Chianti Classico Gran Selezione
Il Chianti Superiore e il Chianti Classico Gran Selezione sono altre due tipologie di Chianti che differiscono principalmente per la loro area di produzione e per gli standard di qualità. Il Chianti Superiore, escluso dall’area del Chianti Classico, deve invecchiare almeno 9 mesi prima della vendita ed è regolato da norme che garantiscono una qualità superiore rispetto al Chianti normale ma con una maggiore flessibilità rispetto alla Gran Selezione.
Il Chianti Classico Gran Selezione, come ad esempio il Chianti Classico Gran Selezione Vigna Grospoli di Lamole di Lamole, è un cru che rappresenta la massima espressione di qualità e le uve destinate alla sua produzione provengono solo dalle migliori vigne. Il Gran Selezione, come ad esempio il Chianti Classico Gran Selezione VIGNETO DI CAMPOLUNGO, è un altro cru che necessita di un invecchiamento minimo di 30 mesi per assicurare complessità e longevità, oltre a è un vino che enfatizza l’esclusività e l’eccellenza del terroir di questa specifica zona.
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